La cura del corpo ha origini antichissime. Alcune antiche ricette di bellezza sono ancora perfettamente attuali, come l’uso dell’acqua di rose, già in uso presso i Persiani o l’impiego di impacchi lenitivi di argilla finissima.
Ma molte delle antiche pratiche di bellezza erano non solo poco efficaci ma addirittura pericolose, quasi a giustificare il detto popolare: chi bella vuole sembrare un poco deve soffrire.
oh mia Dea!
"O quanto è indulgente alle vostre grazie la Natura, poiché avete tanti modi per riparare le sue offese!”
Scriveva il poeta latino Ovidio (I sec. e.V.), grande dispensatore di consigli di buon gusto, ma anche critico nei confronti degli eccessi a cui si abbandonavano donne e uomini romani, dell’opulenta Roma imperiale.
Questi si punzecchiavano il volto con gambi spinosi di rosa, per tonificare la pelle, esponendosi oltre che al dolore anche al tetano e alle infezioni, si applicavano inoltre, per intensificare il colorito roseo delle guance e delle labbra, una crema a base di cinabro, contenente addirittura pericolosissimo mercurio!
Chi bella vuole apparire...
Durante il Medioevo, le donne nobili dovevano avere carnagione bianchissima per distinguersi dalle donne del volgo,
per sbiancare la pelle si spalmavano di biacca, un pesante cerone a base di carbonato di piombo, si strizzavano la vita in pesanti corsetti e per avere uno sguardo più lucido ed intenso instillavano gocce di Atropa Belladonna, che contiene il pericoloso alcaloide detto atropina, pregiudicando così la visione!
oh, that's so...
Negli anni trenta, sull’onda delle grandi scoperte fisiche che avrebbero portato a dominare l’energia atomica, erano vendute liberamente e senza alcun riguardo per la loro pericolosità, creme e unguenti contenente metalli radioattivi.
Coloranti solventi e paraffine iniziano a moltiplicarsi nei barattoli di cosmetici, agenti chimici di cui solo oggi riconosciamo la pericolosità.
La nascita della medicina estetica moderna
L’uomo che ha cambiato le regole e che è considerato in Italia il padre della medicina estetica è il medico italiano Carlo Alberto Bartoletti. Laureato in medicina e chirurgia nel ’58 specialista in gastroenterologia nel ’60, cardiologia nel ’62, gerontologia e geriatria nel ’77, fu tra i primi ad occuparsi di questa disciplina negli anni ‘70.
Grazie al suo intuito e la sua pratica lavorativa quotidiana capì che l’aspetto fisico incideva molto sul benessere psico-fisico delle persone. Fondò nel 1973 la società di medicina estetica francese (SFME) nel 1975 la società italiana di medicina estetica. Nel 1976 fu tra i soci fondatori dell’Union Internationale de Medicine Estetique con sede a Parigi. Nel 1990 promosse la scuola internazionale di medicina estetica di durata quadriennale.
Oggi le cose sono molto cambiate e migliorate.
Possiamo occuparci della nostra salute e bellezza, in modo sicuro ed efficace attraverso moderne e collaudate tecnologie: peeling chimici, sistemi laser, radio frequenze, carbossi-terapia, filler di acido ialuronico, botulino, tutti rigorosamente testati ed approvati dalla comunità scientifica. Inoltre disponiamo di ambienti idonei, protocolli e linee guida scientifiche per non lasciare nulla al caso.
La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità.
O.M.S. 1948